Esempi di startup al femminile guidate da donne che hanno scelto di cambiare vita
Il cambiamento non si ferma mai. Può avvenire in qualsiasi momento della tua esistenza o puoi essere tu stessa a decidere di cambiare.
Quale che sia la tua età, non è mai troppo tardi per prendere in mano le redini della tua vita e cambiarne la direzione.
In questo articolo troverai 5 esempi di startup, storie di donne che hanno deciso un cambiamento di vita. Cosa le ha spinte al cambiamento? Quasi sempre è stato il desiderio di autonomia e autorealizzazione. Queste donne hanno attraversato una fase di cambiamento per passare da mamme di famiglia a donne imprenditrici, da un lavoro abbastanza soddisfacente a un lavoro in proprio, oppure hanno creato startup in seguito a situazioni dolorose. C’è comunque un elemento che le accomuna: tutte hanno affrontato il cambiamento con successo, dimostrando che cambiare si può.
Ecco le 5 storie di donne imprenditrici che hanno optato per un cambiamento di vita
- Martina era insoddisfatta di lavorare in un'azienda come dipendente.
- Anna voleva riprendersi dopo un licenziamento.
- Nancy era stanca di essere mamma di famiglia senza autonomia economica.
- Francesca voleva reagire a una situazione familiare dolorosa.
- Barbara aveva il desiderio di non arrendersi dopo una malattia e di riprendere a vivere.
1. La storia di Martina Capriotti e delle sue dimissioni volontarie per creare una startup.
Questa storia riguarda un esempio di startup fondata da una donna che, dopo aver lavorato vari anni in una multinazionale con un buon lavoro e un ottimo stipendio, lascia l’azienda per dimissioni volontarie.
La molla che la spinge è un forte bisogno di autonomia e di costruire qualcosa di proprio e l'intimo desiderio di sfidare se stessa con una startup innovativa. La differenza di questa storia, rispetto a quella di Anna che segue, è che Martina Capriotti non viene licenziata dalla sua Azienda, ma prende lei stessa l'iniziativa.
In seguito Martina si concede un anno di viaggi per fare esperienze, scoprire il settore che tira in cui buttarsi, capire subito come farsi una futura clientela e, tornata in Italia, è pronta per creare la sua startup. Nasce così “MIRTA”, una startup innovativa che promuove gli artigiani italiani all’estero. La fonda con un suo collega, come lei dimissionario. Insieme creano una piattaforma di e-commerce attraverso la quale vendono borse in pelle del settore luxury affordable (lusso concedibile), eseguite da artigiani locali, del tutto made in Italy e pertanto molto apprezzate all’estero. L'Azienda non ha nemmeno sofferto nel periodo del Covid perchè le borse prodotte sono state esportate in paesi lontani e gli artigiani hanno potuto lavorare regolarmente.
2. La storia di Anna Castelli. Riprendersi dopo un licenziamento
Tra gli esempi di startup troviamo la storia di Anna che è stata manager per circa 20 anni, presso una multinazionale canadese.
Un bel lavoro di cui era soddisfatta. Ben pagata, conduceva una vita agiata e faceva molti viaggi. Un giorno però è accaduto che la sua azienda è stata venduta a un'altra multinazionale e la nuova azienda ha assunto altre persone. In un batter d’occhio si è ritrovata licenziata.
Ha attraversato un periodo molto difficile che è durato un anno. Poi ha avuto un’illuminazione, un’idea che le ha fatto balenare in testa il pensiero di aprire una sua startup e con una amica ha dato vita a Make space for life. La sua è una startup al femminile che aiuta le persone che devono affrontare un trasloco. Tuttavia non si limita solo a impacchettare e trasportare il tutto, si occupa anche della sistemazione dei mobili nella nuova casa e di fare persino piccoli lavori di ripristino. Così, i nuovi abitanti, si ritroveranno sin da subito in una casa pronta, accogliente e abitabile.
Durante il Covid il governo canadese è subito intervenuto con un bonus da 2000 euro mensili, previsti fino alla fine della crisi.
3. La storia di una mamma stanca di non avere indipendenza economica
Tra gli altri esempi di startup al femminile c'è la storia Nancy Aharpour, diventata donna imprenditrice a 50 anni. Nancy racconta di aver attraversato una fase molto difficile della sua vita quando, verso i cinquant’anni, ha capito che non poteva tardare oltre a riprendere la sua vita lavorativa perché sarebbe stato sempre più difficile essere assunta alla sua età. Sua figlia era ormai cresciuta, quindi avrebbe voluto ricominciare a lavorare, dando inizio ad un cambiamento di vita. Tuttavia non se la sentiva di affrontare otto ore di lavoro fuori casa, magari lontana dalla sua famiglia.
Oltretutto chi sarebbe stato disposto ad assumere una cinquantenne, probabilmente con competenze da adeguare? Quale scelta avrebbe potuto fare? Nella sua visione c’era un lavoro indipendente, ma ancora conciliabile con le esigenze familiari e la bambina ancora bisognosa della madre. Ecco che Nancy ha fatto una lunga analisi delle sue risorse e ha pensato di mettere a frutto le sue competenze informatiche per creare una piattaforma web “DonnaJobs”, con la quale mettere in contatto aziende che cercano professionalità e freelance che cercano incarichi.
Nancy è stata così capace di inventarsi un lavoro in base alle sue capacità e competenze, un lavoro autonomo soggetto esclusivamente alle sue condizioni, in modo da poter conciliare l’ambizione di un’occupazione propria con le esigenze di tutti i giorni.
Dal momento della fondazione in cui l'abbiamo intervistata, Nancy ha fatto molti passi in avanti e oggi la sua Azienda ha conquistato una buona fascia di mercato.
4. La storia di Francesca Fedeli è quella di una startup che nasce da un evento familiare doloroso
Pochi giorni dopo la nascita del suo bambino, Francesca ha ricevuto una brutta notizia: al piccolo è stato diagnosticato un ictus perinatale. Il bambino inizia ad essere seguito da ospedali e servizi territoriali e crescendo deve fare sedute di fisioterapia e riabilitazione che lo portano ad allontanarsi dal nucleo familiare. Francesca e il marito vogliono aiutare il loro piccolo ed è così che nasce Mirrorable, una startup innovativa, una piattaforma di riabilitazione che consiste in un modello integrato e alternativo alla terapia intensiva.
Quello di Francesca è un esempio di grande cambiamento di vita. Una mamma che non si è fermata di fronte alle avversità e che anzi ha deciso di affrontarle, mettendo in atto un servizio innovativo per aiutare il suo bambino e tanti altri bambini con gli stessi problemi.
5. Anche la storia di Barbara Vecchi non può mancare, tra questi esempi di startup al femminile
A seguito di una brutta malattia, Barbara non si è arresa e ha scelto di cambiare vita. La sua è una storia esemplare, un esempio di resilienza straordinaria. È l’esempio della startup di una donna che ha saputo riemergere inventandosi un nuovo lavoro e creando un’azienda nel settore dei Big Data. Un settore lontano dalle sue competenze, ma anche in un certo senso correlato e ha avuto la capacità di comprendere quali fossero le professionalità necessarie per offrire i suoi servizi, riuscendo a coinvolgere nel team tutti gli esperti di cui aveva bisogno.
È anche lei un esempio di donna che è stata capace di reinventare la sua vita. A seguito della malattia si è reinventata una professione, passando da psicologa a imprenditrice e interprete di dati. Non l’ha fermata la malattia, non l’hanno fermata i figli.
Oggi il suo business offre consulenza, formazione, fa progetti e realizza tool innovativi per aziende operanti in diversi ambiti.
Questi e molti altri sono gli esempi di startup guidate da donne che hanno deciso di cambiare vita e lavoro e che non si sono arrese davanti alle difficoltà, determinate a mettersi in proprio.
Anche tu puoi essere una di loro. Conquistare autonomia e indipendenza economica con una startup è possibile. Affronta con coraggio e determinazione il tuo cambiamento di vita e arriva al successo.
Con StartupDLab, AssoDonna ha pensato di fare qualcosa proprio per te che ti trovi ad attraversare una fase di cambiamento, creando un percorso di riflessione che possa aiutarti a trovare la tua direzione.
Ma se cambiare si può, da dove incominciare? Per rimanere aggiornata e partecipare alle prossime attività messe in campo, iscriviti alla Newsletter di AssoDonna /StartupDlab