Puntare sul foodtech e l’agroalimentare per lanciare idee e fare impresa
C’è un gap, quando si parla di idee per fare impresa che nonostante tutti i buoni propositi continua a separare l’Italia da altre realtà europee. Ed è la distanza che continua ad esistere fra uomini e donne nel mercato del lavoro.
Da qualche anno, l’autoimprenditorialità femminile è diventata lo strumento attraverso cui colmare questa ingiustificabile disparità, grazie alla diffusione di modelli di business capaci di generare idee per fare impresa al femminile nei settori più svariati dell’innovazione.
Quello che sembra andare per la maggiore è il settore agroalimentare, complice la forte tradizione agricola e alimentare del nostro bel paese.
In questo articolo troverai 3 idee per fare impresa nel foodtech, ovvero per avviare una startup in uno dei settori più promettenti dell’economia digitale, capace di mettere assieme due tra le risorse più preziose: cibo e innovazione; entrambi pilastri su cui poter costruire iniziative capaci di lanciare un’impresa e trasformarsi in opportunità di business.
In questa breve guida troverai spunti presi dalla realtà imprenditoriale internazionale, per trarre ispirazione e far nascere la tua idea d'impresa e creare una startup innovativa partendo dai passi giusti.
I filoni su cui sviluppare il lancio di un’impresa sono il recupero degli sprechi, la salute e la sicurezza a tavola, la grande distribuzione alimentare. Ambiti, nei quali, sempre più ci sarà necessità di sviluppare idee capaci di generare valore, crescita e occupazione.
E in particolare servono quegli elementi di etica, responsabilità sociale e competenza tecnica che da sempre caratterizzano l’imprenditoria femminile.
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Idee per fare impresa: come trasformare lo spreco in risorsa
Uno dei principali fattori di criticità nelle società occidentali è la produzione di scarti, dovuti alla sovrabbondanza nella produzione di cibo, incapace di essere assorbita dalla domanda.
Per affrontare questo problema in giro per il mondo startup innovative operano quotidianamente alla ricerca di idee, di fondi, investitori e di bandi per startup.
A livello internazionale, vogliamo segnalarvi la startup innovativa statunitense Rise Products, che dagli scarti prodotti dalla lavorazione dell’orzo nei birrifici, ricava una farina molto apprezzata dall’industria dolciaria.
Muoversi in questo ambito, ovvero quello del recupero e della riconversione degli sprechi, può voler dire, in un Paese come il nostro attraversato da nord a sud da migliaia di realtà produttive, la potenziale creazione di partnership imprenditoriali davvero molto numerose.
In pratica, si tratterebbe di individuare settori dell’agroalimentare caratterizzati dalla presenza di scarti, da riconvertire ad uso alimentare. Un ambito dove le sinergie fra ricerca, agricoltura e tecnologia potrebbero produrre risultati davvero sorprendenti.
Tracciabilità e innovazione per creare qualità e idee per fare impresa
Ciò che conferisce valore al prodotto è la possibilità di ricostruire la genesi di ogni sua componente, l’origine di ogni fase del processo produttivo. In questa prospettiva non mancano di certo le nuove tecnologie, blockchain compresa, vengono messe a disposizione di coloro che puntano a cambiare il settore del food, aumentandone la qualità sotto il profilo della sua riconoscibilità.
È una garanzia posta a presidio della qualità dei prodotti e il made in Italy ne sa qualcosa, sia della qualità sia di quanto possa essere costosa l’assenza di presidi a difesa dell’identità delle eccellenze italiane a tavola.
Idee per fare impresa e portare la sicurezza in tavola
Uno degli aspetti che sempre più assumerà rilevanza è la sicurezza a tavola, con la necessità di controllare e monitorare costantemente la qualità del cibo e la sua integrità.
Un’ impresa al femminile nel foodtech avrebbe nel DNA la protezione come mission e la femminilità come vision aziendale che potrebbe, più di altre imprese, puntare a trasmettere sicurezza ai consumatori.
Gli attori sulla scena della sicurezza alimentare sono tanti e gli strumenti attraverso cui operano sono i più svariati.
Basta andare a Reggio Emilia per comprendere come la food innovation conquisterà il prossimo futuro, dove in Italia il mercato vale 132 miliardi di euro e dove Sara Roversi del Future Food Institute, un ecosistema tutto italiano nato a Bologna, è stata chiamata per ispirare un gruppo di giovani verso il mondo dell'agricoltura, del cibo e dell'innovazione.
Anche la startup italiana BioInnotech, fondata da 4 donne pugliesi che hanno creato una startup innovativa partendo dal riciclo degli scarti alimentari è una buona ispirazione.
È chiaro che in un ambito come questo, dove contano coscienza civile e senso di responsabilità, e dove le buone idee per fare impresa non mancano, lanciarne una tutta al femminile avrebbe il suo impatto.
Le zone di intervento non mancherebbero di certo: dal controllo di qualità del cibo negli asili a quello nelle scuole e negli ospedali.
Quale potrebbe essere il valore aggiunto di un’impresa femminile nel foodtech?
Idee per fare impresa nella distribuzione alimentare
Se gli algoritmi saranno in un domani non troppo lontano, i responsabili della fuoriuscita dal mercato del lavoro di milioni di persone ancora non è dato saperlo.
Quel che è certo è che oggi sono i protagonisti indiscussi dell’automazione industriale e nelle società dei servizi, con un’incidenza positiva nel miglioramento di molti processi che non può essere discussa.
Uno dei comparti dove questa innovazione può avere ricadute estremamente positive è il foodtech, dove l’introduzione di parametri automatizzati sta rivoluzionando gli attuali equilibri nella grande distribuzione e dove gli algoritmi sono diventati il grande occhio capace di monitorare ma, soprattutto, predire cambiamenti in ottica preventiva.
Ad averne intuito il potenziale c’è anche una giovane startup americana-israeliana, che ha pensato di lanciare un’impresa fondata sull’idea di che nei supermercati monitorano e modificano i prezzi dei prodotti in base all’avvicinarsi della data di scadenza.
Quali saranno le tue idee per fare impresa nel foodtech e nell’agroalimentare?
Come si può facilmente intuire, idee per fare impresa nel foodtech e nel settore agroalimentare non mancano. Così come non mancano i settori in cui intervenire e da cui partire per lanciare un’impresa al femminile.
Ciò che resta da capire è che nel foodtech, così come in molti altri settori dell’innovazione, un’imprenditrice porta con sé un valore aggiunto, capace di fare la differenza nel confronto sulle idee per fare impresa.
Individuare buone idee per fare impresa in un settore emergente è certo un primo passo importante. Superare poi tutte le fasi di un processo di progettazione e lanciare una start up di successo sul mercato, è certo un discorso più complesso, ma l'errore peggiore che si possa fare è quello di rinunciare alla propria idea per insicurezza personale.
E questo capita a molte, a giudicare dalle mail che riceviamo. Per tale motivo Assodonna, che di creazione d’impresa femminile si è occupata per molti anni e ne conosce bene le problematiche, ha deciso di sostenere e aiutare le aspiranti startupper orientate all’impresa digitale attraverso contributi pratici, finalizzati alla realizzazione d’imprese di successo.
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